Bologna, 13 maggio 2022 – “Le recenti affermazioni dell’azienda Syngenta, il cui amministratore delegato Erik Fyrwald afferma che di fronte alla minaccia di una crisi alimentare globale, provocata dalla guerra in Ucraina, è necessario rinunciare all’agricoltura biologica, sono un attacco “sciocco” e anacronistico – queste le parole del Presidente di AssoBio, Roberto Zanoni –. La presa di posizione della multinazionale, a poco più di due mesi dall’approvazione in Italia della legge sul biologico, non tiene conto delle vere criticità che ci sono, e vanno affrontate: consumo di suolo, perdita di fertilità dei terreni, crollo della biodiversità, aumento delle emissioni serra, ecc tutti fenomeni che stanno seriamente pregiudicando le imprese agricole. Quanto dichiarato da Fyrwald è un’accozzaglia di illazioni imprecise e tendenziose sia per quanto riguarda il presunto aumento di CO2 provocato dall’agricoltura bio , sia per quanto riguarda le rese e le quantità prodotte. Il problema non è la scarsità di prodotto, né tantomeno la produzione biologica. Condividiamo quanto già espresso anche dal Ministro Patuanelli: si sta utilizzando la crisi internazionale come pretesto per retrocedere, per bloccare il percorso della transizione ecologica in campo agricolo, mentre invece, in gioco c’è un tema più ampio: il rapporto tra cibo e democrazia. La nostra scommessa è dimostrare che si può produrre in maniera sostenibile cibo per nutrire tutti”. |